10-20 Luglio 2020, Belmonte Calabro

Glocal Tools

Crossings Special Edition

Con il patrocinio del Comune di Belmonte Calabro
In collaborazione con Orizzontale, Ex-Convento, London Metropolitan University, Landscape_inProgress, l’Università Mediterranea di Reggio Calabria
Con il supporto di Eolo
Vitto a cura di Lemonot
Ufficio Stampa e organizzazione: Daccapo Comunicazione

Con la partecipazione di BASE, Gideon Boie, Raffaella Calandra, constructLab, Collectif etc., Roberto Cremascoli, DUDE, FaRo, Ground Action, HortusAcri, I live in Vaccarizzo, Ippolito Pestellini Laparelli, Donata Marazzo, Maurizio Melis, Orizzontale, Lo Stato dei Luoghi, Emanuele Piccardo, Marco Petroni, Giulia Ricci (Domus), Sophia Seymour, Marina Tornatora, UrbanLab.

Strumenti, pratiche e progetti per la riattivazione delle aree marginali

Un evento svoltosi con un ristretto gruppo di partecipanti suddivisi in tre gruppi di lavoro: teoria, comunicazione e costruzione. Il percorso, in continuità con gli eventi e il workshop di Febbraio, si è focalizzato sulla tematica: gli strumenti per il convivio.   

Un esperimento di educazione non formale per definire i Glocal Tools   

L’evento è stato un’occasione per definire l’identità de La Rivoluzione delle Seppie attraverso i metodi operativi derivati dal know-how finora accumulato. I Glocal Tools sono tutti quegli strumenti che definiscono l’approccio de La Rivoluzione delle Seppie e ne esprimono l’identità valoriale. Il nome comunica la doppia presenza del globale e del locale, parte di una generazione maturata nella globalizzazione che vuole agire localmente, adottando le proprie competenze al contesto per realizzare azioni adeguate. .

I Glocal Tools sono transdisciplinari, in quanto capaci di superare i confini delle discipline, e orizzontali nella loro applicazione; sono autocostruzione come momento condiviso di realizzazione di spazi collettivi e di visione critica su ciò che è comune; sono il riuso di risorse, di asset desueti o sottoutilizzati, in un momento di convivialità – strumento primordiale di condivisione tra individui – come anche di partecipazione attiva.

L’uso dei Glocal Tools è fluido e libero, un costante learning by doing. Una metodologia, che è intrinseca nel creare, in un contesto ‘libero’ dove è possibile testare varie soluzioni, momenti di condivisione attiva e critica sul futuro dei luoghi e nonluoghi. Infine i Glocal Tools sono sperimentazione, ovvero una costante ricerca di nuove modalità dell’abitare, dell’(auto)produrre e del vivere. I Glocal Tools sono la borsa degli attrezzi de La Rivoluzione delle Seppie, sono gli strumenti operativi di riferimento, da scegliere di volta in volta in base agli obiettivi delle azioni e alle esigenze specifiche per la costruzione del futuro dei luoghi ai margini.   

Schizzo dei ragionamenti dello sviluppo dei glocal Tools

L’aspetto innovativo dell’iniziativa rompe i classici processi di apprendimento lineare. Mira a sperimentare alcuni nuovi approcci pedagogici in tutti i campi creativi, promuovendo discussioni multidisciplinari e confronti critici.

Scopri le tavole rotonde

Riascolta le tavole rotonde online direttamente da casa

Vista l’instabilità dovuta al COVID-19, quest’anno, le talk e tavole rotonde come anche tante delle esperienze durante la settimana, sono state condivise LIVE gratuitamente. Riascoltale per intero sulla pagina Academy Talks e su Facebook.

Glocal Tools

Il nostro approccio operativo è definito da valori condivisi e adattabile per opportunità e competenze con il luogo che ospita l’azione

La borsa degli attrezzi per la creazione di BelMONDO

Sarà proseguita l’esperienza già avviata nella Casa Belmondo con ulteriori ed aggiuntive azioni di ristrutturazione edilizia, al fine di promuovere l’avvio di un progetto formativo vero e proprio.

Un luogo fisico (la Casa di BelMondo a Belmonte) e non-fisico (mondo virtuale – BelMondo) di produzione, elaborazione e trasmissione di idee, processi, eventi, laboratori, seminari in cui poter condurre esperimenti sulla relazione tra uomo, natura, arte e tecnologia.
Un spazio capace di generare nuove forme di produzione e di formazione: un’accademia, o meglio una “non-accademia”.

I Glocal Tools sono adattabili in base ad opportunità e competenze in un determinato contesto socio-culturale e territoriale

I confini che delineano il contesto entro cui si intende agire sono determinati dalla domanda sociale, sempre più incalzante, rivolta ad affrontare le problematiche conseguenti agli effetti della globalizzazione a partire dalla necessità di stabilire un equilibrato sistema ecologico/naturale e più avanzati livelli di giustizia sociale.

L’esperienza che si va svolgendo in Calabria, nel territorio di Belmonte Calabro, è venuta progressivamente configurandosi, attraverso le annuali edizioni di Crossings (2016-2019), come un intreccio di attività che hanno, di fatto, generato un insieme di laboratori e momenti di incontro e scambi culturali tra diversi stakeholders. 

Affermare una diversa dimensione dell’Architettura

L’obiettivo è voler promuovere, prima ancora che un metodo pedagogico, un approccio partecipativo affinché si potessero esprimere performance e forme sperimentali, concettuali ma non ideologiche, di una diversa dimensione della Architettura.

In questa dimensione l’architetto sperimenta forme di rigenerazione urbana e sociale in aree interne e in centri storici, intesi come oggetto di progettazione per il riutilizzo di spazi, edifici e luoghi. Inoltre, è destinato a indurre gli abitanti storici e quelli dei nuovi insediamenti ad una maggiore conoscenza del territorio e una maggiore consapevolezza del valore del patrimonio culturale, storico e identitario.

Grafico illustrativo degli attori coinvolti a Belmondo
Schizzo della progettazione del sito academy
Schizzo della progettazione del bagno
Planimetria del bagno
Leggi la fanzine INK36 dedicata:

L’ambizione e’ quella di trasferire il know how finora accumulato durante Crossings attraverso GLocal Tools. Tale idea pensata e vissuta come intuizione autonoma, in qualche modo, oggi si riscopre che trovi riscontro anche nel progetto educativo di Global Tools.

Il borgo come una “architettura vivente”

In questo contesto, il progetto formativo di Le Seppie insieme ai suoi principali partners, Ex Convento ed Orizzontale, mira a un piano a lungo termine per descrivere il borgo del centro storico come “architettura vivente”, un insieme di luoghi che possono accogliere gli imprevisti e offrire spazi ibridi fruibili per consentire alle comunità di appropriarsene in base alle esigenze collettive ed ai bisogni sociali emergenti.

Oggi, si potrebbe addirittura affermare che lo shock che, a livello planetario, ha investito le società contemporanee in seguito alla esplosione della pandemia Covid-19 (Coronavirus), possa persino interpretarsi non come un ostacolo, un impedimento, ma come un’opportunità per costruire e organizzare insieme la nostra idea di BelMondo in modo da poterlo comunicare e farlo vivere e replicare al di fuori di Belmonte Calabro e aldilà delle iniziative di Crossings.

“… nella misura in cui un uomo padroneggia i suoi strumenti, puo’ investire il mondo con il suo significato, nella misura in cui e’ dominato dai suoi strumenti, la forma dello strumento determina la propria immagine di se’ “.

La nostra idea progetto è stata strutturata nella organizzazione di tre gruppi di lavoro:
● Gruppo Teoria
● Gruppo Comunicazione
● Gruppo Costruzione

L’organizzazione di questi tre gruppi è iniziata già ad aprile attraverso incontri su piattaforme virtuali: i diversi partner, collaboratori e consulenti hanno lavorato per impostare e definire i contenuti della prossima edizione di Crossings.

Guarda la playlist su Youtube:

Apprendimento non formale in una rivoluzione gentile.

Per incentivare la partecipazione attiva e per ritornare ad abitare le aree marginali, il gruppo Comunicazione ha lavorato al consolidamento delle azioni tramite espedienti multimediali e narrative non lineari svolte attraverso canali diversi. Questo per comunicare e coinvolgere un ampio pubblico su cosa si stesse facendo e come si possa vivere e far crescere questi luoghi, anche a distanza.

Costruire l’immaginario di BelMondo ha portato con sé una piccola appropriazione del luogo che ha stimolato Le Seppie ad abitare in maniera attiva Belmonte Calabro, temporaneamente ma costantemente. La strategia, fondata su valori collaborativi e di sperimentazione, ha creato un maggior senso di appartenenza in chi si è approcciato per la prima volta al paese e ancor più in chi costantemente lo vive di volta in volta. Inoltre ha proiettato le possibilità presenti sul territorio verso il futuro, realizzando e consolidando progetti multimediali come il BelMondo Atlas, i BelMondo Festoons, Immersuoni – Voci ad alta pressione e progetti editoriali come INK36 e Stories from the Front.

tavoli di lavoro

Costruzione

con Orizzontale, Carlotta Franco & Le Seppie

 La necessità di rendere la Casa di BelMondo uno spazio sempre più funzionale per la condivisione di idee e progetti, ha portato a creare un tavolo di lavoro basato sulla Costruzione. Durante le giornate di Crossings 2020, un gruppo ristretto di professionisti invitati durante la residenza, lavoreranno insieme ad Orizzontale in due progetti principali: la costruzione di un bagno per la Casa e la creazione di un Atlante, ovvero un insieme di mappe fisiche ed emotive del progetto BelMondo. 

 

tavoli di lavoro

Comunicazione

con Francesca Bova, Matteo Blandford & Le Seppie

Attraverso una lettura critica e attività di sperimentazione sul campo, il gruppo comunicazione si pone come obiettivo la possibilitá di contribuire a rendere competitive ed attrattive le aree marginali sia al livello globale che nell’ambito dei sistemi territoriali locali. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario una comunicazione curata e attenta delle varie azioni che verranno effettuate sul campo. Il tavolo di lavoro del gruppo Comunicazione avrà come principale responsabilità riuscire a strutturare in modo fruibile e chiaro il lavoro svolto cosi da poterlo condividere con il resto della comunità temporanea che non potrà essere in loco, oltre ad impostare una strategia comunicativa impattante che possa contribuire allo scopo..

tavoli di lavoro

Teoria

con Giulia Ricci di ‘Domus’, Rita Elvira Adamo & Le Seppie

L’obiettivo è di creare, attraverso l’esperienza diretta condotta a Belmonte Calabro, un catalogo, dinamico e aperto, in cui le pratiche progettuali, artistiche e artigianali prodotte, possano dare forma ad un sistema di seminari e laboratori virtuali per consentire il trasferimento di opportunità autodidattiche nelle diverse aree di interesse. Alla base di questo catalogo, il tavolo di lavoro del Gruppo Teoria durante le giornate di Crossings, avrà il compito di sviluppare un Manifesto e un Glossario. 

Relatori e Ospiti:

BASE

Milano

BASE Milano è un progetto di contaminazione culturale tra arti, imprese, tecnologia e innovazione sociale. Nato nel 2016 all’interno degli edifici ex industriali dell’ex-Ansaldo, si traduce oggi in 12.000 mq di spazi per esposizioni, spettacoli, workshop, conferenze, con una grande sala studio e una residenza d’artista. BASE è una Learning Machine, un grande organismo per l’apprendimento e laboratorio di formazione permanente al servizio della città, dei professionisti delle industrie creative e del quartiere. BASE è una macchina che apprende a sua volta mettendo in dialogo comunità creative diverse per assorbire, condividere e ri-trasformare reciproci contenuti e contaminazioni in ambiti differenti, dalla scrittura all’illustrazione, dalla musica all’arte, al design e altro ancora.

Raffaella Calandra

Radio 24

Inviata di Radio24-IlSole24ore. Conduttrice della trasmissione Storiacce, rubrica che cura anche sul magazine IL del Sole24ore. Ha collaborato anche con Al Jazeera International. Dal 2012 al 2016, è stata il vicedirettore della scuola di giornalismo “Walter Tobagi”- dell’ Università Statale di Milano e dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia, dove continua a seguire come docente giovani cronisti. Vincitrice dei premi “F.Giustolisi” (2017); Comunicazione giuridica A.Sta.F (2014); cronista dell’anno (2010); “G.Vergani” (2009); “E.Fromm” (2000).

ConstructLab

Collettivo di architettura internazionale

ConstructLab è un collettivo con base a Berlino che lavora su progetti effimeri e permanenti. A differenza del processo architettonico convenzionale in cui l’architetto progetta e il costruttore costruisce, in constructLab, la concezione e la costruzione del progetto sono unite. Il designer costruisce e continua a progettare sul posto. L’idea alla base della pratica di constructLab è anche quella di riscoprire un’intelligenza costruttiva nei materiali stessi, di progettare contemporaneamente alla gestione del materiale. Non si tratta di abilità tecniche, ma piuttosto di trovare un approccio di buon senso in cui le tecniche di costruzione possano essere appropriate e utilizzate da tutti.

Collectif etc.

Collettivo di architettura francese

Collettivo no-profit con sede a Marsiglia, dal 2011 lavorano sperimentando un nuovo approccio all’architettura. Utilizzando risorse e competenze diverse, il loro obiettivo è integrare la popolazione locale in un processo creativo dal basso verso l’alto nella pianificazione dello sviluppo urbanistico a diversi livelli. Molti dei loro progetti hanno trasformato spazi pubblici, paesaggi ed edifici attraverso laboratori di costruzione e interventi creativi che sostituiscono i più comuni metodi top-down di progettazione degli spazi.

Roberto Cremascoli

COR Arquitectos, curatore del Padiglione Portoghese, Biennale Architettura 2016

Fondatore dello studio COR Arquitectos, insieme a Edison Okumura e Marta Rodrigues. Il collettivo progetta opere realizzate in Portogallo, Italia, Svizzera e Francia risultanti anche dai successi in concorsi internazionali. Lo studio ha firmato diversi progetti insieme ad Álvaro Siza. È curatore di varie esposizioni e progetti editoriali, nel 2016 è stato il curatore del Portogallo alla XXI Triennale di Milano (insieme a Maria Milano) con il progetto “Objects after Objects” e curatore del Portogallo alla 15. Biennale di Venezia (insieme a Nuno Grande) con il progetto “Neighbourhood, Where Alvaro meets Aldo”.

Matteo D'Ambros e Sergio Sanna

Ground Action e curatori di Spazi Sospesi (Firenze)

Fondatori del progetto Ground Action, che realizza progetti nell’ambito dell’arte, del paesaggio, dell’architettura, ispirandosi a pratiche collettive e partecipative di modificazione dello spazio. Promuove la manutenzione come forma di progetto, il recupero e il reimpiego come azioni di trasformazione. Ha come obiettivo l’esecuzione concreta e diretta di installazioni, interventi performativi e comportamenti virtuosi.

DUDE

Unagency, Milano

Dude è un’agenzia di comunicazione costituita da creativi, produttori, registi, event planner, project manager, sceneggiatori, ecc. Il loro obiettivo è creare qualcosa di nuovo che tengo in conto le esigenze del brand, l’identità dei progetti editoriali e il pubblico finale. Pensano e lavorano su tutti i media e in tutte le discipline per trovare idee che valgano il tempo e l’attenzione delle persone.

FaRo

Fabbrica dei Pensieri a Rosarno

FaRo, Fabbrica dei Saperi a Rosarno è una nuova piazza cittadina, un luogo in cui incontrarsi, giocare, leggere, riposarsi e dedicarsi a differenti attività. Sul modello delle “piazze del sapere”, FaRo è un luogo di fruizione e produzione culturale, con un’offerta di servizi per tutta la cittadinanza. Il percorso di FaRo è appena iniziato: sono stati completati alcuni lavori di ristrutturazione dello spazio e vengono ora avviati i servizi di base e le prime attività che animeranno il luogo. La prospettiva dei prossimi mesi e anni è che FaRo diventi un punto di riferimento stabile per giovani, anziani, migranti, famiglie, ma anche artigiani, operatori culturali e associazioni locali, che possano sentire questo spazio come la propria casa. Il percorso prevede l’avvio di una proficua interazione tra FaRo e i suoi utenti, che saranno stimolati in percorsi di co-progettazione e co-costruzione degli spazi e dell’offerta di servizi.

HortusAcri

Laboratorio di Resilienza Meridiano

HortusAcri è un Laboratorio di Resilienza Meridiano, composto da docenti, ricercatori, professionisti, studenti, che propone, ad Acri, centro di cultura e interesse paesaggistico, dell’Appennino meridionale, tra la Sila, Cosenza e il Mare Jonio, una serie di attività culturali e percorsi formativi, con cadenza annuale, per Scuole e Università. L’obiettivo è far diventare Acri, piccola città di 20.000 abitanti, una realtà campione, all’interno della quale avviare sperimentazioni progettuali sulle aree interne dell’Appennino, con particolare riferimento alla parte meridionale.

I live in Vaccarizzo

Prototipo di trasformazione sociale

Vaccarizzo di Montalto Uffugo è il borgo scelto dal BRIT team per sperimentare la creazione di un prototipo di Trasformazione Sociale per la sua rinascita, ispirato dalla Teoria U di Otto Scharmer, docente del MIT di Boston. BRIT è una start up innovativa italiana focalizzata sulla rinascita di borghi e dimore storiche a rischio di abbandono, nata nel giugno del 2018 da un’idea di Federica Benatti, Renzo Provedel e Michela Rossi, e consociatasi con l’università americana. Tutta la comunità internazionale che partecipa al Laboratorio U.lab-S, lanciato dal MIT, è informata e coinvolta nel percorso di co-progettazione, condivide le buone pratiche sviluppate localmente e le ispirazioni che nascono dalle connessioni stimolate dagli incontri in video-conferenza. L’obiettivo del percorso è la co-creazione con tutti gli abitanti di Vaccarizzo di un progetto di sviluppo e rinascita del borgo, a partire dalle azioni che i singoli abitanti possono gestire autonomamente.

Ippolito Pestellini Laparelli

2050+ e curatore del Padiglione Russo Biennale Architettura 2021

Architetto e curatore, con base a Milano. È il fondatore dell’agenzia interdisciplinare 2050+. Attualmente insegna al Royal College of Arts di Londra. Pestellini ha recentemente co-curato la dodicesima edizione (2018) di Manifesta tenutasi a Palermo. Tra il 2007 e il 2020 ha lavorato come architetto e partner con lo studio OMA, dove il suo lavoro si è concentrato su ricerca e cura, scenografia e conservazione. È curatore del Padiglione Russia per la Biennale d’Architettura del 2021.

Donata Marrazzo

Il Sole 24 Ore

Donata Marrazzo, calabrese ispirata, è giornalista professionista con un master in giornalismo politico economico e multimediale. Freelance per le principali testate nazionali, interessata alla comunicazione e alle innovazioni del mondo digitale, si è formata alla scuola del «Messaggero» alla fine degli anni ’80, seguendo gli insegnamenti di Silvano Rizza e Vincenzo Cerami. Dopo una lunga collaborazione all’«Unità» e al «Diario» di Enrico Deaglio, poi ad ApBscom con Lucia Annunziata, dal 2007 scrive su «Il Sole 24 Ore», nell’ambito dei servizi Cultura, Impresa&Territori, Norme e Tributi, Foodeconomy. Esperta in scrittura digitale, tiene laboratori di storytelling alla Business School de «Il Sole 24 Ore». Ha fondato e cura il progetto di editoria digitale CalabriaCult.

Maurizio Melis

Radio 24

Conduttore radiofonico e divulgatore di scienza e tecnologia, conduce la trasmissione quotidiana “Smart City, Voci e Luoghi dell’Innovazione” su Radio 24 – Il sole 24 Ore. Per Radio24 è stato inoltre autore e conduttore di altri format tra cui la popolare rubrica dedicata all’efficienza energetica e alle rinnovabili “Mr Kilowatt”. Ha collaborato con programmi televisivi come GEO (Rai 3) e il Cristina Parodi Show (La7), e con testate giornalistiche tra cui Il Sole 24 Ore, Equilibri, Newton. Autore di tre saggi pubblicati per Il Sole 24 Ore svolge un’intensa attività convegnistica e di formazione rivolta tanto al pubblico generico quanto alle amministrazioni pubbliche, a imprese e altri attori economici, occupandosi di temi quali l’energia, le smart city, il ciclo dei rifiuti, la green economy, i trend digitali e più in generale la tecnologia e i processi d’innovazione. Vincitore di tre premi giornalistici.

Orizzontale

Collettivo d'architettura Italiano

Orizzontale è un collettivo di architetti con base a Roma, il cui lavoro attraversa architettura, paesaggio, arte pubblica e autocostruzione. Orizzontale promuove dal 2010 progetti di spazi pubblici relazionali, dando forma ad immagini di città dismesse o inedite. Questi progetti sono stati terreno di sperimentazione per nuove forme di interazione tra gli abitanti e i beni comuni urbani, e al tempo stesso occasione per mettere alla prova i limiti del processo di creazione architettonica. Orizzontale ha costruito e sviluppato progetti in Italia, Spagna, Germania, Austria, Grecia, Ucraina, Portogallo, Olanda.

Lo Stato dei Luoghi

Alfabeto Pandemico con Emmanuele Curti

La rete Lo Stato dei Luoghi è composta da attivatori di luoghi e gestori di spazi che rappresentano esperienze di rigenerazione a base culturale nel nostro Paese, promosse e gestite da soggetti privati o del privato sociale. Lavoriamo per innovare le pratiche culturali, artistiche, educative e di welfare, con l’obiettivo di contrastare le disuguaglianze e favorire l’inclusione sociale. Chi fa parte della rete si impegna, in forma organizzata o individuale, in progetti di riattivazione che trasformano spazi abbandonati, dismessi, parzialmente inutilizzati o rifunzionalizzati, in centri generativi, inclusivi e abilitanti per le persone e le comunità, apportandovi competenze e risorse. 

Emanuele Piccardo

Plug_in

Architetto, fotografo, filmaker attento osservatore dei fenomeni sociali contemporanei che racconta attraverso le arti visive. Impegnato in progetti sociali di partecipazione nei quartieri residenziali popolari per conto di plug_in, l’associazione culturale fondata insieme a Luisa Siotto; è fondatore insieme a Luca Mori e direttore della rivista digitale di architettura Archphoto (www.archphoto.it). Nel 2002 ha curato “14_02.Incontri per l’architettura italiana”, biennale off di Architettura presso lo IUAV. Nello stesso anno cura la rassegna fotografica “Paesaggio Italiano” all’Archivio Fotografico Toscano di Prato; viene invitato dalla DARC a “Atlante italiano 003”. Nel 2003 viene invitato dalla Provincia di Torino alla campagna fotografica “Eco e Narciso/cultura materiale_fotografia; partecipa alla 50.esima Biennale d’arte di Venezia nella sezione “Utopia Station” in Border Device(s).Nel 2004 viene invitato dal curatore Marco Scotini a “Empowerment/cantiere italia” presso il Museo d’arte contemporanea di Villa Croce a Genova. Sue opere sono conservate alla Bibliotheque Nationale de France, Collezione Maxxi, Archivio FAI. Collabora con le riviste Urbanistica Informazioni, Parametro, Gomorra.

Marco Petroni

Teorico e Critico del Design

teorico e critico del design. Ha collaborato con La Repubblica Bari, ha diretto le riviste Design Plaza, Casamiadecor, ha curato la rubrica Sud su Abitare.it, è stato redattore di FlashArt. Collabora con l’edizione online di Domus e di Artribune. Curatore senior presso il centro di ricerca museale Plart di Napoli. Sviluppa progetti curatoriali innovativi ed eventi legati ai temi della cultura del progetto con un approccio transdisciplinare come Botanica di Studio Formafantasma, Naturally combined di Mischer’Traxler, The future of Plastic di Officina Corpuscoli e altri. Ha pubblicato vari saggi tra cui Mondi Possibili, appunti di teoria del design (Edizioni Temporale), Going real, il valore del progetto nell’epoca del postcapitalismo (Planar Books). Ha tenuto lezioni presso Naba Milano, Design Academy Eindhoven, London Design Museum. Attualmente insegna Storia del design presso l’Accademia Belle Arti di Napoli e Communication for fashion al Politecnico di Milano.

Giulia Ricci

Domus

Giulia Ricci è parte della redazione di Domus da marzo 2018. Ha studiato architettura all’Università IUAV di Venezia e al Politecnico di Milano, ha ottenuto una borsa di studio Erasmus presso KU Leuven, Bruxelles. Svolge attività di ricerca e curatela; ha contribuito a diverse pubblicazioni ed è co-autrice di “Dante Bini: Mechatronics” (2016).

Sophia Seymur

Regista

Sophia è un’attivista britannica, giornalista freelance per The Guardian e fondatrice della società di guida turistica su misura alla ricerca di Lila con sede a Napoli. In precedenza ha lavorato per la Island Records nel Regno Unito ed è stata attratta dal night club di Teranga, dove ha visto il potenziale degli artisti migranti. È entrata a far parte di Daisy nel team Exodus: Our Journey to Europe della BBC come riparatore, condividendo con loro la sua esperienza nelle comunità di migranti.

Marina Tornatora

Landscape in_Progress Università Mediterranea di Reggio Calabria

Architetto e ricercatrice presso il Dipartimento di Architettura e Territorio – d’Arte – dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, è membro del Collegio dei Dottorati e responsabile delle relazioni internazionali. Il fulcro delle sue attività teoriche, progettuali e didattiche è il rapporto tra città, paesaggio e architettura.
La continuità nel campo della ricerca, del design e delle attività didattiche è evidente attraverso le sue numerose pubblicazioni, mostre curate, nonché gli interventi in seminari, conferenze e seminari nazionali e internazionali che ha anche sviluppato all’interno del Laboratorio di ricerca Landscape_inProgress (L_inP) fondata nel 2014 da Ottavio Amaro e Marina Tornatora.

UrbanLab

Giostra Vecchia - Il centro storico di Cosenza sta tornando

Azioni per un Nuovo  Laboratorio Urbano
Creare un cambiamento positivo sul territorio, recuperare i luoghi, smuovere le molte e frammentate comunità. Generare bellezza, facendo leva sui principi della democrazia partecipativa e sull’innovazione sociale, sulla scia di esperienze già maturate a livello internazionale. Contrastare il degrado urbano considerando gli spazi nelle loro diverse sfaccettature: fisico-geografiche, strutturali, architettoniche, ambientali, sociali, economiche, filosofiche, artistiche. Comprendere le relazioni di senso tra manufatti architettonici e trama insediativa. Indagare il rapporto tra comunità e impianto urbano per elaborare nuovi scenari di trasformazione urbana condivisa. Creare un serbatoio di idee e soluzioni per la collettività. Ritrovare – riscoprire, recuperare, rinnovare –  la cifra identitaria, il carattere, lo spirito, la poetica della città, valorizzando le vocazioni e i saperi territoriali con il contributo di tutti gli attori della scena urbana. Aprirsi al confronto con altre realtà (quartieri, borghi, città) italiane e straniere.

Roberto Zancan

Architetto e professore presso lo HEAD di Ginevra, Ground Action

Roberto Zancan, dottore di ricerca, è ricercatore associato presso la direzione UNESCO per la Conservazione e la rigenerazione del patrimonio urbano dell’università IUAV di Venezia. Ha diretto l’Inside the Academy Program per la BE OPEN Foundation, è stato vicedirettore del mensile di architettura, design e arte “Domus” e professore di History and Theory of Environmental Design presso la UQAM University of Montreal. Fondatore di zD6 multimedia office, ha pubblicato il volume Corrispondenze: Teorie e storie dal landscape. Con Elena Pirazzoli, nella sezione Monditalia delle Biennale di Architettura di Venezia del 2014, ha presentato Urbs Oblivionalis, una ricerca sugli spazi del terrorismo in Italia.
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