workshops a.a. 2022-23

Seeding BelMondo

The Commons are not just for humans

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BELMONDO TRACKS

18a Mostra Internazionale di Architettura di Venezia, Aprile 2023

Il progetto Tracce di BelMondo di Orizzontale e Bruno Zamborlin è il nuovo capitolo delle attività di riattivazione culturale e territoriale che La Rivoluzione delle Seppie mette in atto dal 2016 a Belmonte Calabro.

Happy Lab

#01 Laboratorio di Ceramica, da Ottobre 2022

In collaborazione con i bambin_ del centro richiedenti asilo di Longobardi (CS) e la ceramista, Chiara Fùca, da un’idea di Safa Moussadek, mediatrice culturale e artista: un processo spontaneo, accogliente e gioioso. 

GLocal Centre

Comitato di cura, da Febbraio 2023

La creazione di un’infrastruttura associativa inedita e un contratto istituzionale a lungo termine tra amministrazione comunale e la rete multidisciplinare fatta da associazioni, giovani e professionisti del territorio, nazionali e internazionali attraverso metodologie di sussidiarietà orizzontale e modelli innovativi di sviluppo urbano e territoriale

ASOC – Le cantine della Casa BelMondo

A social aggregation device, Novembre 2022

Le Cantine di Casa BelMondo è un workshop
intensivo organizzato all’interno del progetto
Erasmus Plus Cooperative Partnership dal titolo
School of Commons – Alternative architectural
pedagogies sharing experiences with rural
communities and architecture collectives across
Europe. Obiettivo principale del progetto SoC
è la costruzione di esperienze pedagogiche che
vedano la stretta collaborazione tra studenti e
docenti delle facoltà di Architettura e collettivi e
associazioni locali che lavorano sui territori rurali
per l’attivazione di spazi di comunità.

South Learning

Workshop e viaggio accademico, Ottobre 2022

A due anni dall’esperimento South Learning 2020, durante il lockdown, un altro gruppo di studenti di architettura della London Metropolitan University si è recato a Belmonte Calabro, per vivere e studiare da remoto come “Studio South”.

Abbinata alle attività di Studio 3 a Londra, questa modalità di ricerca per gli studenti in residenza è stata un’esperienza di studio sul campo di 9 settimane finanziata dal Turing Scheme.

Vernacolare

ABITARE COME RIVOLUZIONE

Alla ricerca di un altro modello di vivere e lavorare collettivamente 

I valori vernacolari sono conoscenze intuitive, un know-how pratico che struttura la cultura quotidiana dell’ordinario. Sono parole, abitudini e conoscenze che informano la vita sociale reale. “Vernacolare” deriva dal latino vernaculam, che significa “allevato in casa” (homebred) o “cresciuto in casa” (homegrown), qualcosa di “fatto in casa”. 
Il vernacolare è un modo di vivere e un linguaggio che esprime il valore di scambio e non quello di mercato. Affermare valori vernacolari significa, di conseguenza, condividere valori democratici ed esprimerli attraverso la partecipazione collettiva.

Per incentivare la partecipazione attiva e per ritornare ad abitare le aree marginali, coinvolgendo un ampio pubblico a vivere e far crescere questi luoghi, anche a distanza.

Attorno alla tematica del Vernacolare si sviluppa il nuovo programma annuale che guarda all’abitare come azione primaria ed essenziale, mettendo così in pratica gli strumenti delineati nel luglio 2020. Con la residenza dei 9 ‘guaglioni’ da Londra – gli studenti della London MET – e alcuni professionisti parte della lRdS, l’ipercollettivo si è reso per la prima volta costantemente presente nel luogo che da anni vive e frequenta. Negli ultimi mesi si è registrata un’intensificazione dell’attività che ha reso possibile una permanenza più lunga (come alla Casa di BelMondo, con bagno e cucina funzionanti) determinando effetti collaterali positivi e inaspettati, come il primo bancomat di Belmonte, o le lezioni d’inglese in paese.

Un cambiamento è in atto, ed è palpabile. Non sono più i workshop settimanali a trovare posto nel programma annuale ma principalmente un altro modo di vivere in maniera attiva con una miriade di scambi con le comunità locali e internazionali. La partecipazione dei diversi membri è sempre più costante e la ricerca è sempre più intensa. Si stanno creando in ampia misura espressioni e progettualità diverse che alimentano una crescita dal basso di questi luoghi. 

“Collaborative È il risultato e al tempo stesso la manifestazione dell’intenzione di raggiungere tale risultato attraverso il coinvolgimento, congiunto e comune, degli impegni e degli sforzi individuali di coloro che partecipano al processo” Roberto Zancan, INK#4 2020
Josef Albers at Black Mountain College, 1940
Josef Albers at Black Mountain College, 1940 Leggi di più
Abbiamo sempre sostenuto che “l’obiettivo è voler promuovere, prima ancora che un metodo pedagogico, un approccio partecipativo affinché si possano esprimere performance e forme sperimentali, concettuali ma non ideologiche, di una altra dimensione dell’Architettura”. Oggi l’approccio partecipativo sta portando ai suoi frutti, le forme di espressione sono tangibili e la pratica non è solo architettonico-costruttiva: è costruzione come verbo in alternativa agli approcci tradizionali, è comunicazione valoriale per far collidere un’immaginario con il reale, è teoria per orientare il gruppo verso il futuro. La nuova presenza del gruppo permette di evolvere dalla conoscenza e consapevolezza del territorio a effettive soluzioni per un vivere e lavorare collettivamente prendendo la forma dei gusci abbandonati e ritrovando valore nel patrimonio culturale, storico e identitario.