workshops 2016

Il Convento

Il primo anno esplorativo

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Design Jam

Workshop, Settembre 2016

Durante l’ultima edizione di Operazione Arcevia a Loretello (Arcevia), con UNIT+Collective, esplorando nuove operazioni comunitarie di partecipazione collettiva. In collaborazione con il centro refugiati di Arcevia, Consorzio Loretello e Riserva Privata San Settimio.

Color Night

Evento, Agosto 2016

Evento in collaborazione con il pub la Pecora Nera di Amantea e il supporto dello stilista Vincenzo Giannetti e l’artista Tomaso De Luca. In particolare, durante la Notte Bianca nel centro di Amantea, si è svolto il concerto di musica eritrea ed una sfilata di moda con vestiti su misura del sarto nigeriano Henry Igbiwineka ospite presso il migranti rifugiati Ninfa Marina.  

The Revolution

Workshop, Luglio 2016

Al workshop, in cui si sono svolti durante i cinque giorni sperimentazioni progettuali nell’Ex-convento dei Cappuccini, sopra al borgo medievale di Belmonte Calabro (CS), ha partecipato un largo gruppo di giovani architetti con Jane McAllister, Sandra Denicke-Polcher, Joseph Kohlmaier e Cathy Heller Jones, con Robert Mull e Catrina Beevor.

La Rivoluzione ha inizio

Dalla “Bauhaus” Londinese alla ricerca di carta bianca 

Frutto di una giornata normale alla London Met, Nico ha fatto gli esercizi con Luke e Adam in uno stanzino vuoto, Rita era al telefono nel corridoio, Bea stava lavorando ligia su un grande tavolo con altri studenti – colleghi. Matteo era a Milano, spostatosi da pochi mesi che lavorava in salotto; Florian era a Dubai, lavorava in ufficio, poche ore prima di tornare a casa. Si sono riuniti tutti in una video chiamata, e han letto un testo di Vilém Flusser e Louis Bec intitolato “Vampyroteuthis Infernalis: a treatise”. Perchè la scelta di questo testo? In breve, le the Vampire Squid sono una specie di mollusco che vive nel profondo dell’oceano, non vede ma esplora il modo circostante attraverso il tatto. 

Una chiamata, che ha portato alla definizione di un gruppo di lavoro, un marchio scaturito dall’icona delle Seppie e dalla sua font (Ink di Matteo) e un progetto di Workshop Itinerante alla scoperta di tre borghi Italiani: Loretello, Belmonte Calabro e un castello nel Parmense. Fino alla scelta di focus sulla realtà calabra come territorio fertile per sperimentare metodi educativi non formali. 

Il tema sara’ quello di creare una serie di interventi combinando natura, arte, architettura e performance. Nel contesto dell’ex convento, gestito da due attori – Operatori culturali, i partecipanti discuteranno e svilupperanno idee basate su luce, sensazioni, vestiti, recitazione e qualsiasi altra cosa vogliano portare sul sito. Incoraggiato a sviluppare idee attorno a un tavolo comune, con buon vino e cibo, l’unica limitazione del partecipante e’ quella di lasciare un output – artefatto che dovrebbe aiutare a migliorare la visione del luogo.

Discussione di gruppo in un prato

Memorandum 

Durante il primo anno esplorativo delle realtà locali, coinvolgimento della comunità locale e partecipazione alla Biennale di Venezia, ospitati da Gang City, a Manifesta e Rena Summer School, si è mediato un Memorandum di Intenti tra il Comune di Belmonte Calabro e la London Metropolitan University. Il Memorandum ha permesso la continuata partecipazione e studio di ricerca da parte dell’università, risultando in una serie di appuntamenti durante l’anno accademico, a partire da un viaggio accademico della classe a Novembre. 

La ripetuta permanenza da parte degli studenti e partecipanti, soprattutto a partire dal primo anno, ha permesso che si improntassero velocemente un gruppo di lavoro delle Seppie, una forte spinta per la presenza mediatica e sul territorio, sviluppando anche corsi – Workshop – con la comunità locale nell’ “avamposto” di Amantea. A maggior contatto con la comunità, la possibilità di esplorazione con realtà dei refugiati è stata fortuita nel raggiungere una maggiore integrazione glocale.