workshops a.a. 2020-21
Vernacolare
Il valore delle conoscenze intuitive
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Crossings
Summer School, Settembre 2021
Un evento di comunità, un laboratorio di educazione non formale in architettura, arte, design, comunicazione e relazioni, un luogo dove sperimentare nuovi modi di vivere e lavorare insieme.
Il focus di Crossings 2021 è stata una conversazione attorno al tema “Vernacolare”, sviluppatasi tramite 3 workshop: Architettura, Comunicazione e Processi.
Collaboration Rooms
Simposio del direttivo, Luglio 2021
Dopo un anno di lavoro ibrido tra lavoro in loco a Belmonte Calabro e lavoro da remoto da Roma, Milano, Bologna, Londra e Napoli, il direttivo della lRdS decide di incontrarsi e lavorare in gruppo dalle collaboration rooms di Casa di BelMondo.
HAPPENING NOW
Turbo Giornata
Workshop esplorativo, Giugno 2021
Il gruppo della Rivoluzione delle Seppie si sposta, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato, per due giorni a Mendicino con lo scopo di iniziare un nuovo processo insieme al collettivo Napoletano dei Disintegrati, alla comunità locale e ai migranti presenti sul territorio.
Cantiere Domestico
Cantiere Casa di BelMondo, Febbraio-Marzo 2021
Il cantiere domestico impiantato tra Febbraio e Marzo 2021 nella Casa di BelMondo, grazie alla raccolta fondi attraverso la piattaforma Eppela, ha rappresentato un’opportunità per un processo di comunicazione continua fra architetti, collaboratori, committenti e comunità locale.
South Learning
Residenza accademica, Ottobre-Dicembre 2020
Dal primo ottobre “i guaglioni da Londra” – un gruppo di nove studenti di architettura della London Metropolitan University – sono arrivati a Belmonte Calabro per vivere La Casa di BelMONDO come spazio di coworking. Parte così il nostro primo esperimento di South Learning.
Vernacolare
ABITARE COME RIVOLUZIONE
Alla ricerca di un altro modello di vivere e lavorare collettivamente
I valori vernacolari sono conoscenze intuitive, un know-how pratico che struttura la cultura quotidiana dell’ordinario. Sono parole, abitudini e conoscenze che informano la vita sociale reale. “Vernacolare” deriva dal latino vernaculam, che significa “allevato in casa” (homebred) o “cresciuto in casa” (homegrown), qualcosa di “fatto in casa”. Il vernacolare è un modo di vivere e un linguaggio che esprime il valore di scambio e non quello di mercato. Affermare valori vernacolari significa, di conseguenza, condividere valori democratici ed esprimerli attraverso la partecipazione collettiva.
Per incentivare la partecipazione attiva e per ritornare ad abitare le aree marginali, coinvolgendo un ampio pubblico a vivere e far crescere questi luoghi, anche a distanza.
Attorno alla tematica del Vernacolare si sviluppa il nuovo programma annuale che guarda all’abitare come azione primaria ed essenziale, mettendo così in pratica gli strumenti delineati nel luglio 2020. Con la residenza dei 9 ‘guaglioni’ da Londra – gli studenti della London MET – e alcuni professionisti parte della lRdS, l’ipercollettivo si è reso per la prima volta costantemente presente nel luogo che da anni vive e frequenta. Negli ultimi mesi si è registrata un’intensificazione dell’attività che ha reso possibile una permanenza più lunga (come alla Casa di BelMondo, con bagno e cucina funzionanti) determinando effetti collaterali positivi e inaspettati, come il primo bancomat di Belmonte, o le lezioni d’inglese in paese.
Un cambiamento è in atto, ed è palpabile. Non sono più i workshop settimanali a trovare posto nel programma annuale ma principalmente un altro modo di vivere in maniera attiva con una miriade di scambi con le comunità locali e internazionali. La partecipazione dei diversi membri è sempre più costante e la ricerca è sempre più intensa. Si stanno creando in ampia misura espressioni e progettualità diverse che alimentano una crescita dal basso di questi luoghi.
“Collaborative È il risultato e al tempo stesso la manifestazione dell’intenzione di raggiungere tale risultato attraverso il coinvolgimento, congiunto e comune, degli impegni e degli sforzi individuali di coloro che partecipano al processo” Roberto Zancan, INK#4 2020
Abbiamo sempre sostenuto che “l’obiettivo è voler promuovere, prima ancora che un metodo pedagogico, un approccio partecipativo affinché si possano esprimere performance e forme sperimentali, concettuali ma non ideologiche, di una altra dimensione dell’Architettura”. Oggi l’approccio partecipativo sta portando ai suoi frutti, le forme di espressione sono tangibili e la pratica non è solo architettonico-costruttiva: è costruzione come verbo in alternativa agli approcci tradizionali, è comunicazione valoriale per far collidere un’immaginario con il reale, è teoria per orientare il gruppo verso il futuro. La nuova presenza del gruppo permette di evolvere dalla conoscenza e consapevolezza del territorio a effettive soluzioni per un vivere e lavorare collettivamente prendendo la forma dei gusci abbandonati e ritrovando valore nel patrimonio culturale, storico e identitario.