03-13 Luglio 2017, Belmonte Calabro
Crossings
La parata dal Ex-Convento al paese
Con Jane McAllister, Sandra Denicke-Polcher, Gian Piero Frassinelli, Orizzontale, Barbara Cammarata, con interventi di Silvia Mazzuca e Silvana Guglielmo e musiche di G-MC, PARAFONÈ e Giamberiani
Con il patrocinio del Comune di Belmonte Calabro.
In collaborazione con Sir John Cass Faculty of Art, Architecture and Design, Ex Convento, ViaggiArt, CNA Cosenza.
Opportunità piuttosto che criticità
Crossings è un evento di innovazione culturale e sociale, volto a qualificare due fenomeni contemporanei dello spopolamento e l’immigrazione dei villaggi come un’opportunità, piuttosto che una crisi. In questo modo, ci spostiamo oltre il semplice scambio culturale, per raggiungere un nuovo grado di contaminazione di luoghi e “non luoghi”.
Come alcuni di voi già sapranno, uno dei risultati del nostro laboratorio dello scorso luglio è stata una classe di ricerca all’interno della facoltà di Architettura della London Metropolitan University che ha avviato una ricerca e un’indagine su Belmonte.
I primi risultati di questa classe di ricerca sono stati sei progetti incentrati su questioni che portano lo spopolamento dei villaggi italiani nelle immediate vicinanze con una crescente necessità di integrare i migranti che arrivano sulla costa meridionale come una possibilità di riattivazione di queste aree. Il loro compito è quello di sondare, comprendere e poi sviluppare e costruire fantasiose iniziative interculturali intorno e all’interno della città di Belmonte. Alla fine dell’anno accademico, gli studenti e i loro tutor hanno deciso di tornare a Belmonte e presentare i loro progetti come ringraziamento alla comunità locale per l’ospitalità e l’aiuto che hanno ricevuto durante la loro gita a novembre 2016.
The gift
Il loro regalo consiste nelle loro ricerche e progetti basati su Belmonte insieme alla costruzione di diversi elementi di arredamento urbano rappresentativi di ogni progetto immaginato per Belmonte in collaborazione con la comunità locale e i rifugiati ospitati nel vicino villaggio (Amantea). Insieme ai doni che verranno collocati nel centro storico di Belmonte e supportati da una mostra, sono stati organizzati una serie di attività ispirate al programma dei progetti degli studenti. Il più grande evento è stato ospitato durante il fine settimana in cui è stata organizzata una parata di un tradizionale carro di carnevale rivisitato per diventare una carrozza di cibo di strada costruita in parallelo con l’arredamento urbano e con il supporto del collettivo di architettura italiano Orizzontale.
Dall’urbano al rurale
Il lavoro svolto durante Crossings, aiuta ad interrogarsi su come la ricerca, la progettazione e le tecnologie possono essere utilizzate per migliorare il tessuto culturale e sociale delle comunità rurali.
L’obiettivo principale è dare ai vecchi e nuovi abitanti, una maggiore consapevolezza del territorio e del suo patrimonio culturale, sperimentando azioni innovative che affrontino lo spopolamento dei cosiddetti “villaggi minori”, progettando strutture per queste aree, che valorizzino le differenze culturali per favorire le conversazioni e gli scambi tra le diverse comunità culturali e generazionali.
Per 8 giorni gli eventi, i progetti, ma anche gli spettacoli e il cibo targati Crossings hanno attraversato il centro storico di Belmonte: studenti provenienti da diversi Paesi, professionisti, rifugiati, architetti e accademici, insieme agli abitanti di Belmonte, hanno sperimentato una nuova idea di condivisione, di attraversamento e ripensamento degli spazi e luoghi del centro storico.
Una rivoluzione, dell’immaginario e degli spazi, che coinvolge diversi e imprevisti interlocutori.
Video Playlist
Pillole delle giornate al workshop
Sono stati discussi i temi affrontati durante la settimana e i piani che si sono definiti assieme durante il laboratorio. I video sono il migliore modo per entrare nel vivo dell’esperienza di Crossings.
Galleria
Le foto della settimana di workshop
Rivivi e scopri i momenti passati al workshop. In particolare le attività, le esperienze e i luoghi visitati nella settimana di laboratorio creativo sociale a Belmonte Calabro.
Tutor in visita:
Jane McAllister
I suoi interessi teorici sono nel ruolo del mito come parte della memoria culturale e di come si manifesta come ornamento negli edifici. Insegna anche la pratica professionale e ha lavorato in collaborazione e ha pubblicato numerosi progetti visivi, scritti e progetti di costruzione tra cui “The Politics of Making 2007. In precedenza era docente alla Oxford Brookes University, dove insegnava studi di progettazione a livello di UG e PG ed era ricercatrice presso la Westminster University.
Sandra Denicke-Polcher
Sandra si è laureata con il Dipl.-Ing. alla TU Berlin nel 2000 e con il Diploma AA alla Architectural Association School of Architecture nel 1998. Ha studiato a Berlino, Lione e Londra. Attraverso l’insegnamento, Sandra esplora le opportunità e le sfide di impegnarsi con progetti dal vivo come parte dell’educazione architettonica basata sull’università. Con un’enfasi su progetti pubblici, avviati da studenti e tutor, il suo lavoro identifica le complesse relazioni tra educazione architettonica e pratica. I progetti live includono Made in Hayes, The Aldgate Project, Outdoor Stage a Kronberg, Germania e altri. La sua ricerca sulla pedagogia è evidente attraverso contributi regolari a conferenze e pubblicazioni.
Sandra è stato membro del panel interno ed esterno per le convalide dei corsi, nonché membro della giuria in concorsi internazionali. I suoi ruoli passati a London Met includono il responsabile del corso per il Diploma professionale in architettura (parte 2) e il responsabile del corso per architettura BA (Hons) (parte 1). È stata anche leader del modulo per vari moduli universitari presso la School of Architecture.
In pratica privata Sandra è socio fondatore di Studio 3 – Architecture + Urbanism e di opere pubbliche. I suoi progetti includono il progetto di riqualificazione urbana presso il Waterfront di Geesthacht, in Germania, dal 1999 al 2005 (assegnato il primo premio per l’edilizia esemplare nel regno pubblico, Germania). Ha lavorato a progetti nel Regno Unito, in Germania e in Iran (UN Habitat, Nairobi).
Gian Piero Frassinelli
Orizzontale
Barbara Cammarata
La sua indagine ha immediatezza visiva e un’attenta ricerca. Usa una varietà di media e metodologie: installazioni, video, fotografia, dipinti e disegni. La sua esperienza risiede in progetti di rigenerazione sociale / urbana e innovazione sociale, attualmente collabora con vari progetti tra cui Polline, Farm Cultural Park, Gangcity a DIST project del Politecnico di Torino e Dimora Oz.